Cose che facciamo senza rendercene conto: proiettare noi stessi sugli altri.

Proiettare sugli altri significa attribuire ad altre persone intorno a noi, amici, parenti, partner, caratteristiche che appartengono a noi stessi ma che neghiamo.

Bisogna partire dal concetto che l’individuo normalmente adotta, in modo inconsapevole, diversi meccanismi di difesa per proteggersi da dolore e angoscia, uno di questi meccanismi è proprio la proiezione.

Il concetto dei meccanismi di difesa nasce nell’ambito della teoria psicoanalitica freudiana, secondo cui l’Io si serve dei meccanismi di difesa per far fronte a richieste eccessive dell’Es, ovvero l’inconscio, dove risiedono le pulsioni, i nostri desideri più profondi. Se queste pulsioni sono troppo intense o si riferiscono a desideri inaccettabili si sviluppano dei meccanismi di difesa per occultarli ed evitare così il dolore e l’angoscia che esse portano.

Per comprendere il meccanismo della proiezione, userò una citazione: “Se provate a indicare qualcuno tenendo la mano dritta davanti a voi, vi accorgerete che un dito è puntato verso l’altra persona ma tre sono rivolte verso di voi: questo può servire a ricordarvi che quando denigriamo gli altri in realtà stiamo solo negando un aspetto di noi stessi”

Può sembrare inverosimile eppure è una dinamica ampiamente utilizzata anche da soggetti senza disturbi.

Si tende dunque ad attribuire ad altri, qualità e caratteristiche che in realtà fanno parte di noi. Generalmente c’è sempre un “gancio” che ci porta a compiere una proiezione, una caratteristica dell’altro che cattura la nostra attenzione, proprio perché è una caratteristica che fa parte di noi ma che stiamo negando. Quindi qualunque caratteristica dell’Io che non riconosciamo come nostra viene proiettata sugli altri.

In pratica ciò che vediamo negli altri e che ci turba può essere usato come spunto di riflessione per capire meglio noi stessi.

Se ad esempio siamo a disagio con la nostra rabbia e la neghiamo, attireremo nella nostra vita persone irascibili e colleriche, sopprimeremo la nostra personale rabbia e sentenzieremo che gli altri sono persone piene di rabbia. Ogni volta che giudichiamo qualcuno perchè qualcosa di lui ci sta turbando, è utile pensare che ciò che vediamo nell’altro, ci sta dicendo qualcosa su noi stessi. Gli altri ci rimandano l’immagine riflessa delle nostre emozioni nascoste, e questo, se ci sappiamo lavorare bene, ci permette di riconoscerle e riappropriarcene.

“Ciò che proiettiamo, se non lo possedessimo anche noi, non potremmo riconoscerlo nemmeno negli altri”

Consiglio di lettura: Rispecchiamenti dell’anima, Marie-Louise Von Franz